Uno scroscio di applausi per Laura Bispuri in concorso per la seconda volta al Festival 3 anni dopo il suo esordio con Vergine Giurata, per la sua ultima realizzazione: Figlia mia. Ma , mentre la regista riesce ad incantare il pubblico gettando ”un mirabile sguardo sulla maternità ” – come zuccherosamente recensisce Vanity Fair – sono i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo a conquistarlo grazie alla loro simpatia, presentando nella prestigiosa sezione Panorama il lungometraggio di esordio La terra dell’abbastanza.
Non di soli registi però qui si parla: tra le shooting stars di quest’anno ce n’è una che parla italiano: si chiama Matilde De Angelis e insieme ad altri 9 colleghi è stata selezionata come giovane promessa del cinema europeo.
Gli Italiani che sbarcano a Berlino da sempre lasciano il segno (Franco Rosi col suo Fuocoammare docet) e dimostrano che il nostro cinema non solo non è morto, ma anzi gode di ottima salute.
Ma, poiché – si sa – “nemo propheta in patria”, dobbiamo anche dire che il 2017 è stato un anno nero per il cinema italiano, con un calo di biglietti venduti pari ad un pesante -46%. La colpa è una imbarazzante crisi di idee: troppe storie di coppie in crisi, tutte troppo uguali; c’è un problema nella programmazione che dà il massimo alla fine e all’inizio dell’anno, lasciando un vuoto pneumatico nei mesi intermedi; c’è una rincorsa sfrenata all’accesso al finanziamento pubblico che rischia di penalizzare le voci troppo fuori dal coro, ma, soprattutto, c’è anche un problema di investimenti: in Italia non brillano le stelle delle Majors americane, ma è difficile anche competere degnamente con le produzioni inglesi e francesi.
La soluzione, allora, potrebbe essere la via della co-produzione internazionale. Ad esempio, pochi sanno dell’esistenza di un Fondo per lo sviluppo di progetti di co-produzione tra Italia e Germania, tra la Direzione Generale per il Cinema del Mibact e il Filmförderungsanstalt (FFA), l’Agenzia Tedesca per la Promozione del Film.
Se ti senti votato alla settima arte, se il sacro fuoco scorre nelle tue vene, nell’attesa che le produzioni nazionali trovino il coraggio di investire a piene mani nel mestiere del cinema, potrebbe essere questa la via giusta!
A volte basta superare i confini – anche solamente quelli geografici – per scoprire che la vita dall’altra parte può essere spettacolare!