Quante scuse usi per rimandare le scelte difficili? Come dice Pennac “Il problema con la vita è che, anche quando non cambia mai, cambia continuamente”.
E noi sappiamo bene quanto sia complicato pensare di cambiare paese e progettare la scelta del trasferimento. Imparare a riconoscere quali alibi usi, se lo fai, per procrastinare una decisione così complessa, è l’unico modo per capire come superarli.
Quali di queste 3 alibi sei solito usare?
- Trasferirsi è troppo complicato. Se ti ripeti che è troppo complicato sei in un loop che non valorizza le risorse infinite a cui tu, come tutte le persone, puoi attingere. Alcuni salti dal trampolino sono più facili a farsi che a dirsi. Ovviamente è giusto non minimizzare i problemi del trasferimento. A spaventarti ci possono essere le fasi pre-partenza e, poi, una volta trasferito le difficoltà di integrazione. Ma per questi aspetti ci sono le comunità di expat che puoi iniziare a frequentare online oppure consultare i nostri colleghi sia in Italia che nel paese che hai scelto, che potranno darti un aiuto concreto.
- Non so da dove iniziare. Tutti gli inizi sono difficili. Ed è anche per questo che abbiamo pensato di raccontarti le storie di chi ce l’ha fatta, come nel caso di Alessia. A partire dagli esempi degli altri si potrai trovare i modi per affrontare le difficoltà, le soluzioni a cui non avevamo pensato o anche soltanto la forza di sentirti accompagnare lungo un percorso ancora poco chiaro. Rimandare il primo passo, anche con qualcosa di molto piccolo, rischia di essere un modo per non iniziare mai. Per esempio abbiamo ripetuto più volte quanto sia importante conoscere i paesi, visitarli, capirne le abitudine e le tradizioni. Se stai valutando un trasferimento in Australia, è fondamentale scegliere la destinazione: Sydney e Melbourne sono le città più gettonate, ma non bisogna sottovalutare la tropicale Brisbane, l’elegante Adelaide e Perth, in forte espansione economica.
- Non ho tempo. Ti senti sempre di corsa? Ammettiamolo, spesso siamo vittime di una fretta a cui ci siamo assuefatti, come se corressimo incessantemente da un posto all’altro senza concederci pause neanche per pensare. Ma rimetterci in gioco non è qualcosa che si può fare senza dedicare tempo al proprio progetto. Ci sono persone che hanno lasciato il lavoro per impegnarsi totalmente nell’organizzare il proprio trasferimento. Un biglietto di sola andata per un futuro migliore può costare molto caro ma altrettanto lo è rinunciarci in partenza solo per il timore di iniziare.
Per cambiare vita e paese è importante rinunciare agli alibi e partire dal cambiare se stessi, le proprie abitudini. Se vuoi avviarti in questa nuova avventura che è il trasferimento, devi fare affidamento su tutte le risorse dentro e intorno a te.