Sei partito e hai ricucito una nuova vita in un paese diverso, sei diventato un Expat.
Lontano dalla tua comfort zone, hai lasciato abitudini e spazi noti, più o meno a malincuore. Magari una delle tue molle è stata anche la ricerca del rischio, ma la vita in un paese sconosciuto amplifica inevitabilmente piccoli, grandi problemi che qualche volta finiscono col sembrare montagne invalicabili.
Sentirsi straniero, fuori luogo, è qualcosa a cui ci si abitua gradualmente. E spesso è il problema della lingua straniera ad aumentare il senso della distanza dalla quotidianità.
Comunicare non deve essere vissuto come un limite insormontabile nella vita di tutti i giorni ma un corso non basta. Per arrivare ad esserne padroni è bene confrontarsi giornalmente con i madrelingua. Vivere occasioni di incontro con i residenti, crearsi abitudini nuove e partecipare a feste tipiche. In questo modo diventeremo più velocemente padroni dei modi di dire locali, di slang e accenti (e di accenti particolari in Australia ne sanno qualcosa!)
Ma se da una parte devi trovare il modo di integrarti nella cultura locale, dall’altra questo processo di allontanamento dalla propria casa, prima o poi, ti porterà a soffrire di homesickness. La nostalgia di casa è fisiologica ma, nonostante questo, rimane uno degli aspetti negativi più “faticosi” della vita all’estero. Vivere ogni giorno con la malinconia della famiglia, degli amici, del cibo e del clima è certamente dura.
Per superare questi momenti possono aiutare le comunità, reali o virtuali, di expat, comunità di persone che si sono trasferite e che cercano di darsi aiuto reciproco condividendo esperienze e informazioni. Praticamente un capitale umano, una specie di famiglia acquisita, che dà sostegno nei momenti di difficoltà, pratica o morale.
C’è anche da dire che sentirsi soli è un’ottima occasione per affrontare le proprie paure e crescere come persona. Prova a rifletterci!
Infine c’è la burocrazia… e chi non ha mai incontrato difficoltà nella quotidianità con la burocrazia? In Italia non abbiamo quella più semplice in assoluto, ma almeno ne abbiamo abbastanza chiaro il suo funzionamento e alle brutte sappiamo a chi chiedere. Avere invece a che fare con pratiche amministrative ignote può crearti delle preoccupazioni e farti sentire perso fra i meccanismi. Ti potresti, per esempio, sentire disorientato nel gestire le pratiche fiscali nel tuo nuovo paese. Uscirne non è banale e, anche in questo caso, puoi lanciare un SOS nelle comunità di Expat.
Ma ci siamo anche noi ad aiutarti a trovare il filo di Arianna nel labirinto delle pratiche richieste dalla tua nuova residenza. In generale il nostro ruolo è facilitare il tuo trasferimento e la tua permanenza all’estero. Non dimenticare, quindi, che fra i servizi di SPG puoi trovare opportunità formative per apprendere la lingua straniera e la consulenza fiscale per affrontare le maglie burocratiche con successo.
Insomma alla fine sono tutti svantaggi superabili se hai qualcuno su cui contare, che ne dici?